Data: 15/03/22
Qui di seguito ti parliamo di questi tre gadget personalizzati a base di miele.
Il miele è un alimento prodotto dalle api a partire dal nettare o dalla melata.
Il nettare del miele è bottinato sui fiori di moltissime piante. Il nettare è escreto dalle ghiandole nettarifere presenti all’interno del fiore ma anche in posizione esterna, ad esempio sul picciolo delle foglie di alcune piante. Il nettare e la melata vengono raccolti (bottinati), trasformati, disidratati e immagazzinati nel favo. Il miele è utilizzato come nutrimento dalle api nei periodi di assenza di importazione nettarifera, come nella stagione invernale o tra una grande fioritura e l’altra.
I tre gadget a base di miele che ti proponiamo sono questi:
VASETTO MIELE SINGOLO MIDMO6439
VASETTO MIELE SINGOLO MIDMO6439
Vasetto singolo di miele millefiori da 50 grammi. Regalate questo vasetto di delizioso miele di millefiori fresco. Per continuare il ciclo di vita delle api nel cartoncino di spiegazioni sono presenti semi di fiori di api, in modo tale da piantarli e coltivare i tuoi fiori in giardino che attireranno le api. Il miele in questo gadget promozionale è stato prodotto in UE.
CONFEZIONE DI MIELE CON DIPPER MIDMO6440
CONFEZIONE DI MIELE CON DIPPER MIDMO6440
Confezione composta da vasetto di miele millefiori da 50 grammi e da un dipper di legno per il miele. Regalate questo barattolo di delizioso miele di millefiori fresco. Per continuare il ciclo di vita delle api nel cartoncino di spiegazioni sono presenti semi di fiori di api, in modo tale da piantarli e coltivare i tuoi fiori in giardino che attireranno le api. Il miele in questo gadget promozionale è stato prodotto in UE.
SET 3 VASETTI DI MIELE CON DIPPER MIDMO6441
SET 3 VASETTI DI MIELE CON DIPPER MIDMO6441
Selezione di 3 diversi tipi di miele naturale con un dipper di legno. Le tre tipologie di miele sono: millefiori, lavanda e colza. Ogni vasetto contiene 50 grammi di miele fresco. Questa è la soluzione più richiesta perchè permette di regalare una conposizione con più tipologie di miele e lasciare al cliente la possibilità di decidere il suo gusto personale. Per continuare il ciclo di vita delle api nel cartoncino di spegazioni sono presenti semi di fiori di api, in modo tale da piantarli e coltivare i tuoi fiori in giardino che attireranno le api. Il miele in questo gadget promozionale è stato prodotto in UE.
Storia del miele
Manoscritto arabo del 1224 sulla preparazione di medicinali a base di miele.
La parola miele sembra derivare dall’ittita melit. Per millenni, ha rappresentato l’unico alimento zuccherino concentrato disponibile. Le prime tracce di arnie costruite dall’uomo risalgono al VI millennio a.C. circa.
Nell’antico Egitto il miele era apprezzato; risalgono a 4000 anni fa le prime notizie di apicoltori che si spostavano lungo il Nilo per seguire, con le proprie arnie, la fioritura delle piante. Gli Egizi usavano deporre accanto alle mummie grandi coppe o vasi ricolmi di miele per il loro viaggio nell’Aldilà.
I Sumeri lo impiegavano in creme impastate con argilla, acqua e olio di cedro, mentre i Babilonesi ne facevano uso culinario: erano diffuse focaccine fatte con farina, sesamo, datteri e miele. Nel Codice di Hammurabi si ritrovano articoli che tutelano gli apicoltori dal furto di miele dalle arnie.
I Greci lo consideravano “cibo degli dei”, perché rappresentava una componente importantissima nei riti che prevedevano offerte votive. Omero descrive la raccolta del miele selvatico; Pitagora lo raccomandava come alimento per una vita lunga.
I Romani ne importavano grandi quantitativi da Creta, Cipro, dalla Spagna e da Malta. Da quest’ultima pare anche derivarne il nome originale Meilat, appunto terra del miele. Veniva utilizzato come dolcificante, per la produzione di idromele, di birra, come conservante alimentare e per preparare salse agrodolci.
Nella alimentazione medievale il miele aveva un ruolo ancora centrale, seppure ridotto rispetto all’antichità, ed era usato principalmente come agente conservante oltre che dolcificante.
Il miele fu gradualmente soppiantato come agente dolcificante nei secoli successivi, soprattutto dopo l’introduzione dello zucchero raffinato industrialmente.
Solo recentemente, in virtù delle riconosciute proprietà terapeutiche, il miele sta ritornando in voga.
Conservazione del miele
Grazie alle qualità di antibatterico naturale, il miele è un alimento che naturalmente ha una lunga conservazione. Tuttavia, sono possibili alcune alterazioni dovute principalmente a:
– umidità;
– luce;
– calore.
L’umidità favorisce la fermentazione, che pur alterando il miele, può essere utilizzata per produrre l’idromele. La temperatura invece influenza direttamente l’aroma e i principi nutritivi: mentre al di sotto dei 10 °C è trascurabile (anzi, per evitare la cristallizzazione si può conservare il miele a temperature al di sotto dello zero), due mesi a 30 °C degradano il miele come un anno e mezzo a 20 °C. Analogo discorso vale per la luce diretta, quindi è opportuno conservare il miele in recipienti scuri o al chiuso. Inoltre, essendo igroscopico, il miele tende ad assorbire l’umidità e gli odori dell’ambiente, quindi i contenitori dovrebbero essere a chiusura ermetica.
La degradazione dello zucchero fruttosio, sia col tempo, sia in seguito a trattamento termico, genera idrossimetilfurfurale (HMF). Dato che l’HMF è praticamente assente nei mieli freschi, il suo valore, solitamente indicato in mg per kg (ppm) è un indicatore della buona conservazione e del tipo di lavorazione del miele. Il limite imposto dalla legge italiana è di 40 mg/kg.
Nonostante queste variabili il miele, se conservato in ambiente sigillato può durare praticamente per millenni, per esempio in una tomba egizia fu rinvenuto un barattolo di miele vecchio di 3300 anni ancora in buono stato di conservazione.
Tipi di miele
Sono migliaia le specie vegetali visitate dalle api, (Eva Crane conferma nei suoi studi che almeno il 16% delle piante è visitato dalle api): alcune danno origine a mieli uniflorali per la presenza delle piante su vaste aree, altre concorrono a produrre il millefiori. Nei mieli di uniflorali c’è comunque una percentuale variabile di nettari provenienti da piante diverse, perché è impossibile che le api prendano nettare da un unico tipo di pianta.
A seconda della fioritura da cui viene raccolto il nettare, variano il colore, la consistenza del miele ma soprattutto il suo sapore e le sue proprietà organolettiche, portando a differenze di olfatto e gusto: dall’aroma delicato del miele d’acacia, limpido e liquido, al profumo resinoso di quello di tiglio, dal gusto lattico di quello di melata di abete ed eucalipto. Si passa dai riflessi verdastri, al gusto amaro di quello di castagno, a quello più gentile e floreale di quello di agrumi o asfodelo.